new magic people show 2

TEATRO MASSIMO PESCARA: Lunedi 18 Dicembre 2017 alle ore 21.00

 

Acquista i biglietti su  ciaotickets logo

 

Dettagli

con Enrico Iannello, Tony Laudadio, Andrea Renzi, Luciano Saltarelli

 

Descrizione

Nello spettacolo Magic People Show del 2007, su un ritmo vertiginoso da commedia nera, Giuseppe Montesano chiamava in scena il suddito televisivo, il consumatore globale, l’uomo medio assoluto, lo schiavo della pubblicità. E poi ancora i risanatori dell’economia nazionale, i venditori di spiagge, di aria da respirare, i venditori e i compratori di anime. Dieci anni dopo arriva sulle scene una nuova versione di quel comico, feroce e colorito avanspettacolo pop, in un crescendo che mescola l’opera buffa e il dramma, fatto di ridicoli mostri drogati dal sogno del denaro, di prigionieri illusi di essere liberi, di gaudenti che hanno seppellito la passione e l’amore. Un nuovo capitolo, insomma, del tragicomico romanzo teatrale dell’Italia malata di questi ultimi anni.

“Quello che volevamo – spiega Montesano - era restituire il senso di nevrotico sovraffollamento del condominio globale, il pullulare comico di personaggi messi a cuocere in una stessa pentola a pressione demenziale, le vite non più protette dall’intimità dell’at home ma sempre sotto l’occhio di tutti, e con un ritmo che voleva sposare i Simpson e Aristofane, Eduardo e Woody Allen, i Soprano e la Commedia dell’Arte, Quevedo e l’Avanspettacolo, Totò e Godot”. Come portare sul palco questa sintesi? “Bisogna far salire in scena Lallo e Gegè, la signora madre Torza e la signorina figlia Torza, l’osceno avvocato Morfo e l’ultimo resistente, il dottor G.: e bisogna lasciarli liberi di sproloquiare, lasciare che i mostriciattoli si esprimano in tutta la loro ridicola e ripugnante miseria, per vedere ciò che troppo spesso è nascosto dall’abitudine e dal così fanno tutti quindi è normale fare così. Non è vero: diventare disumani e cretini e servi e morti in vita non è normale, e non tutti lo fanno: e quindi è normale essere umani, e miti, e gentili, e liberi, e poetici, e vivi.”